In attesa della partenza del nuovo periodo di garanzia, previsto come ogni anno in concomitanza con il debutto del Festival di Sanremo, la Rai, attenta a preservare i prodotti di punta ai sempre più esigenti investitori pubblicitari, ne approfitta per fare pulizia nei propri magazzini. E così dopo L’isola, serie tv rivelatasi – complice la mancata concorrenza – più fortunata del previsto, è il turno di Tutta la musica del cuore.
La nuova fiction in 6 puntate, scontata un’anticamera di oltre 2 anni, debutterà questa sera alle 21.10 su Rai1. Prodotta dalla Casanova Multimedia, Tutta la musica del cuore ha per protagonista Francesca Cavallin (qui la nostra intervista), attrice nota al pubblico di Rai1 per il ruolo di Bianca in Un medico in Famiglia, fiction tra le più amate e popolari, la cui partenza è prevista per domenica 3 marzo.
La Cavallin veste i panni di Angela, una giovane funzionaria del Ministero dell’Istruzione relegata in uno sperduto Conservatorio della Puglia a verificare che i conti procedano come si deve. Nell’istituto, però, alla musica classica si affianca un’altra musica fatta di regole non scritte, pronte a soffocare sogni e speranze di tanti giovani. Nell’omertà generale soltanto Mattia (Johannes Brandrup), un docente locale, rivendica ad alta voce la legalità. Dopo un iniziale scontro, tra Angela e Mattia nasce un’alleanza decisiva per difendere la scuola: la battaglia per la musica è, infatti, forse l’ultima occasione per non far tacere per sempre la musica silenziosa (primo titolo dato alla serie) ovvero la speranza.
La serie, diretta da Ambrogio Lo Giudice, vede nel cast anche Lucrezia Lante Della Rovere, Ugo Pagliai, Paola Gassman e Laura Glavan. Il soggetto porta la firma di Laura Ippoliti, mentre la sceneggiatura oltre che della stessa Ippoliti, è di Francesco Arlanch, Andrea Leoni, Andrea Purgatori e Luisa Cotta Ramosino.
Tutta la musica del cuore punta dunque a raccontare la musica classica in una maniera nuova, come un’attività vitale non più stantia o riservata a pochi, che si propone come risposta positiva all’illegalità presente nel sud dell’Italia. Un meridione spesso in grado di alzare la testa e lottare contro le ingiustizie. Un messaggio importante, al quale si aggiunge la volontà di esplorare l’eterno rapporto tra musica e giovani che proprio in questi ultimi anni ha dato vita a talent show e programmi di successo.